giovedì 31 maggio 2012

La mia prima card!

Sono passati alcuni giorni di silenzio.
Il pensiero è con i terremotati dell'Emilia. E' per quelle persone che da un giorno all'altro sono rimaste senza casa, senza rifugio, senza sogni. Per il valore immenso che ha per me la mia piccola casina, non posso neanche immaginare cosa significhi una tragedia simile.

Qui,comunque, le cose vanno come sempre...
Stamattina mi sono svegliata con il mal di testa fotonico. Quello che ti fa infastidire per niente. Quello che ti fa chiudere la radio. E così mi sono goduta il silenzio. Guidare con il sole negli occhi è stato uno spettacolo. Robe da girare la macchina e tornare a casa con una pezza bagnata sulla testa. Per fortuna che alla fine mi ha fatto effetto il paracetamolo....
Il mal di testa, in ogni caso ha portato creatività!
Ultimamente mi sto appassionando al mondo della carta. Anni fa mi ero persa dietro al cartonaggio, con enormi soddisfazioni, e ora mi cimento con le cards e lo scrapbooking...
Così, per provare ho fatto qualcosina di semplice semplice. Per un compleanno estivo magari...


























Divertenti, non trovate?
Quantomeno io mi sono divertita a farli... ;)
E forse mi basta poco per essere soddisfatta e contenta!

lunedì 28 maggio 2012

Gazebo

Ci siamo, ci siamo!
L'estate bussa alle porte, il sole scalda i cuori, la mia voglia di stare all'aria aperta è esplosa. E finalmente posso dirlo con entusiasmo.

HABEMUS GAZEBO!!!!





Ci siamo ingegnati alla grande, e ce l'abbiamo fatta. Come sempre, da noi.
C'è un bellissimo modo di dire friulano, "fasin di bessoi" che si traduce letteralmente con un "facciamo da soli", ma in realtà quelle due parole contengono tutto l'orgoglio di queste terre. Non significa chiudersi in se e non accettare aiuti, vuol dire arrangiarsi, ed essere estremamente fieri di ciò che si fa e che si ha.
Parentesi folkloristica a parte, vi avevo già accennato al gazebo carino trovato a poco, e alla necessità di trovare un pavimento "minima spesa massima resa".
Alla fine abbiamo trovato delle banalissime plotte di recupero. A prima vista non erano proprio spettacolari, anche perchè avevano già avuto la loro vita in un orto. In nostro soccorso è arrivata l'idropulitrice per togliere fango, muschio, e quantaltro.
Il Conte è bravetto, ma anche un tantino lentino. Uomini. E non aggiungo altro.
Cmq, dopo che ha pensato alla realizzazione della pavimentazione per un periodo di tempo che io quantificherei infinito,devo ammettere che si è dato da fare. Ha fatto un piccolo scavo, una base di sabbia, e ha appoggiato le plotte. A quel punto ha cominciato a piovere. Per settimane. O quantomeno durante i weekend. Quando si dice azzeccare i tempi. Per finire, ho fatto un altro lavaggio con l'idropulitrice e uno con l'acido muriatico....e il risultato è pari al nuovo, bianche splendenti!!
Montato il gazebo, messo il telo, tavolo, sedie e soprattutto, le piantine!
Ancora in fase di realizzazione: cuscini, illuminazione, tendine ornamentali.
Tanto per dire che non si finisce mai di lavorare!!!
Come sempre, una rapida panoramica dei lavori.... ;)










venerdì 25 maggio 2012

risotto "salvacena" velocissimo!

Sono alle prese con musica triste e pensieri di autocommiserazione.... ogni tanto ci sta.
Ma non ho intenzione di ammorbare tutti con le mie paturnie, promesso!
Oggi vi lascio una ricetta.
No, non mi sto trasformando in una foodblogger, ho solo messo a punto una maniera per sopravvivere meglio nelle giornate caotiche e isteriche. Perchè sedersi a tavola la sera, dopo mille ore di lavoro estenuante, e trovarsi davanti un piatto triste, ecco, non migliora la giornata. E poi diciamolo, il duo bistecchina + insalata, sarà anche il massimo della salute, ma non soddisfa mica così tanto l'umore! ;)

Grazie ad un apprezzatissimo regalo di Natale, ho cominciato ad usare la pentola a pressione, cercando soprattutto di potenziare la sua velocità.
E ho messo a punto e perfezionato il modo per fare i risotti veloci.
L'idea l'ho trovata in rete, ma talmente tanto tempo fa che non ricordo come risalire all'autore originale, e quindi mi scuso, ma non riesco a linkare la fonte.
Poi, avviso anche che in cucina io sono molto "all'occhio"... un tanto di questo, un pizzico di quello... ecco, non è propriamente una ricetta, direi più che è un suggerimento, un'idea da interiorizzare, fare propria e sviluppare.

Comunque, l'altra sera ho fatto questo magico risotto con porri e speck (ma lo faccio con qualsiasi cosa.... funghi, radicchio e funghi, zucchine, asparagi... il procedimento è sempre quello!) e.... io faccio così.

1. Ho soffritto 2 porri e ho aggiunto un pezzo di speck, che mi era rimasto e non riuscivo più ad affettare, tagliato a pezzettini.


2. Ho aggiunto il riso e l'ho tostato un momento assieme a speck e porri. Ho coperto con il brodo (rigorosamente finto). Ora, il passaggio del brodo è quello più delicato. Se ne mettete troppo poco il riso si attaccherà, se ne mettete troppo, invece di un risotto vi troverete con una minestra di riso. Dopo alcuni esperimenti, copro tutto con almeno un dito di brodo, ma ne aumento leggermente la quantità se aumenta la quantità di riso.






















3. A questo punto si chiude la pentola, e dopo il classico fischio si abbassa la fiamma al minimo e si aspettano 7 minuti. Si sfiata, si apre la pentola, e il resto è a piacere... io ho aggiunto un po' di burro e l'ho mantecato bene, prima di farlo finire sul piatto....




 Vi assicuro che ha molto poco da invidiare ai risotti cucinati in maniera tradizionale, e state sicuramente meno della metà del tempo! E' diventato uno dei miei personali salvacena quando si arriva a casa troppo tardi!


giovedì 24 maggio 2012

Scoperte

Ci sono momenti che anche impegnandosi una non ce la fa proprio ad essere entusiasta. E non mi riesce di stampare il sorriso solito.
In questo periodo ho realizzato una serie di cose che credevo di sapere già, e invece dovevo ancora comprenderle appieno.

Per esempio che non esistono questioni di possibilità, opportunità, necessità, ma solo di volontà.
Le persone che non fanno quel mezzo passo in più, non lo fanno perchè non vogliono. O  perchè non ne hanno voglia.O, al massimo, perchè non le interessa.
Ho visto fare miracoli, atti sovraumani, quasi paranormali, per questioni che a me non sembravano degne, e invece interessavano alquanto la persona che le compiva. E, viceversa, questioni che mi sembravano essenziali, e per le quali bastava una mezza parola, sono state lasciate perdere adducendo ad una scusa qualunque, ma la realtà è che mancava la volontà.
Quando si dice "volere è potere"

Un'altra cosa capita è che le cose vanno chieste. Chiaramente. Anche a costo di essere presi per matti. Anche se ci si sente decisamente fuori luogo. Anche se ci si sente rompi... , e non si vorrebbe esserlo.
Non viene dato niente per "premio", perchè si è fatto il proprio dovere. Bisogna chiederlo.
Non viene fatto niente perchè  se ne vede l'utilità. Anche se tutti capiscono che una cosa è o può essere utile, bisognerà chiederla lo stesso. Poi, per le risposte, vi mando al punto 1. "Chiedi e ti sarà dato"?!??

Infine, la differenza tra uomo e donna esiste. Esiste dal pensiero, dalle parole, dagli atti e dai fatti.
Veniamo da pianeti diversi, sul serio. O per dirla come Platone, siamo due metà della stessa mela. Solo che abbiamo due maturazioni diverse. E sicuramente la diversità nasce anche da funzioni biologiche e sociali diverse. Affrontare queste diversità e superarle, senza cercare di appiattirsi sulla banale "uguaglianza" o "parità",  porta via energia prevalentemente a noi donne. Ed è la sfida quotidiana della convivenza.
Capirsi è un traguardo che probabilmente non si raggiunge mai pienamente.
Non voglio entrare nel merito del discorso. Verrebbe fuori un libro, e la letteratura in merito è già piuttosto vasta. Volevo solo dirvi che ho raggiunto la piena consapevolezza di questa differenza.

Si, in poche parole, ho fatto un post per dire che ho scoperto l'acqua calda. Oggi va così...



lunedì 21 maggio 2012

Ancora Casina

Dovete scusarmi... non scrivo da un secolo, ma solo perchè mi sono concentrata troppo sul lavoro...
Ma torno in forma splendida (!) con un post che continua la serie delle stanze della mia Casina.
Quella che forse più di tutte ci appartiene è la cucina.
Perché è il posto da cui guardiamo il mondo al mattino, perché è piccola e raccolta, e ci fa da tana la sera, quando stacchiamo la spina e stiamo tra noi.
Perchè ci attacchiamo i messaggi al muro.
E perchè ci piace mangiare.
E probabilmente per altri mille motivi che percepisco ma non so spiegare.
E' una stanza in cui stiamo bene.
Oggi la vedete così, in un raro momento di ordine...





E' inutile che lo scriva. Cucina Ikea. Vista, osservata, studiata, pensata, progettata e costruita da noi.
Il planner di Ikea è formidabile, una volta capito il meccanismo ti da veramente la possibilità di provare tutte le varianti che ti possono venire in testa, e farti un'idea abbastanza verosimile. Anche se la realtà è un'altra cosa.
Noi siamo stati 4 mesi. Non tutti i giorni, ma abbiamo fatto più progetti e più versioni per ogni progetto. C'è questa funzione che ti permette di memorizzarli. Bene, credo che avremo fatto qualcosa come 11 versioni dell'ultimo progetto. (eh!)
Poi arriva il momento di andare nel punto vendita. E quello è un minimo più traumatico.
Ci vuole una giornata intera. E possibilmente infrasettimanale. Serve almeno 1 oretta per controllare il progetto, capire le cose poco giuste e trovare le soluzioni adeguate. Noi, per esempio, abbiamo cambiato le maniglie che avevamo scelto per problemi di spessori. E ci siamo dovuti far spiegare come arrangiarci gli angoli.
A quel punto c'è la parte divertente.
Girare per tutto il magazzino con 2/3 carrelli da riempire con centinaia di scatole, scatoline e pacchetti.
La zona casse fa terrore, ma si supera.
E caricati i 2 carrelli stra pieni ce ne sono altri 3 che aspettano al banco del ritiro merci.
Bene.
Il più sembrerebbe fatto.
E invece... va montata la cucina!
Non fidatevi dei commessi. Serve almeno una settimana piena. Le strutture si montano facilmente, il problema è il piano di lavoro: dovrete farci i fori per lavabo e fornelli - nel posto giusto e della dimensione giusta - e non è propriamente una passeggiata. Poi ci saranno i profili da montare, gli angoli da costruire dal niente, gli elettrodomestici da inserire...... comunque ce l'abbiamo fatta!
Altri interventi di rilievo, oltre ad una bella pulita e ad una mano di bianco, le piastrelle, molto classiche, rigorosamente da Obi, ed il prefinito che abbiamo posato sopra il pavimento esistente, ma che merita un post a parte!

Si, dimenticavo... Una piccola panoramica dall'inizio dei lavori ad oggi...!